31 Mayıs 2016 Salı

Introduzione

Introduzione

vita
Questa donna ha settantanni. Vi siete mai chiesti in che modo una persona della sua età possa giudicare la propria vita?
Se ricorda qualcosa della propria vita, dirà che questa è "volata via".
Lei commenterebbe semplicemente che la sua vita non è stata "lunga" quanto laveva sognata quando era adolescente. Probabilmente, allora non le passava nemmeno per la testa che, un giorno, sarebbe diventata così vecchia. Ma ora è turbata dal fatto di essersi lasciata alle spalle settantanni. Probabilmente, in unepoca lontana della sua vita, non aveva mai pensato che la sua giovinezza e i suoi desideri sarebbero svaniti così in fretta.
Se le fosse chiesto, in età avanzata, di raccontare la propria storia, le sue memorie riempirebbero una conversazione di sole cinque o sei ore. Questo è tutto ciò che rimane di ciò che lei afferma essere "una lunga vita di settant'anni".
La mente di una persona, logorata dalletà, è occupata da molte domande. Queste, in realtà, sono domande importanti da considerare, e rispondere ad esse in modo veritiero è essenziale per comprendere tutti gli aspetti della vita: "Qual è lo scopo di questa vita che passa così velocemente? Perché dovrei conservarmi ottimista, con tutti i problemi della vecchiaia che mi assillano? Cosa mi riserverà il futuro?".
Le possibili risposte a queste domande possono appartenere a due categorie principali: quelle che vengono da persone che hanno fiducia in Allah, e quelle date da miscredenti che non hanno fiducia in Lui.
Una persona che non ha fiducia in Allah direbbe: "Ho passato la mia vita a inseguire propositi vani. Mi sono lasciata settantanni alle spalle, ma, ad essere sincera, non sono ancora in grado di cogliere la ragione per cui sono vissuta. Quando ero bambina, i miei genitori erano il centro della mia vita. Trovavo tutta la felicità e la gioia nel loro amore. Più tardi, quando ero una giovane donna, mi dedicai a mio marito e ai figli. In quel periodo, mi posi molti obiettivi. Tuttavia, nel momento in cui li raggiunsi, ognuno di essi dimostrò di essere stato soltanto un capriccio passeggero. Ogni volta che potei rallegrarmi del mio successo, mi diressi verso altri obiettivi, e questi mi tennero così impegnata da non farmi pensare al vero significato della vita. Ora, a settantanni, nella tranquillità delletà avanzata, cerco di capire quale sia stato lo scopo dei miei giorni passati. È laver vissuto per delle persone delle quali ora mi resta soltanto un vago ricordo? Per i miei genitori? Per mio marito, che ho perso anni fa? O i miei figli, che vedo raramente, ora che hanno le loro famiglie? Sono confusa. La sola verità è che mi sento vicina alla morte. Presto morirò, e diventerò un ricordo indistinto nella mente delle persone. Che cosa succederà dopo? Non ne ho davvero idea. Anche il solo pensiero è terrificante!".
C'è sicuramente una ragione per cui la donna è caduta in una tale disperazione. È, semplicemente, perché lei non può comprendere che luniverso, tutti gli esseri viventi e gli esseri umani hanno obiettivi predestinati da realizzare nella vita. Questi obiettivi derivano dal fatto che ogni cosa è stata creata. Una persona intelligente nota che esistono un piano, un disegno e una saggezza in ogni dettaglio di questo mondo infinitamente vario. Ciò la porta a riconoscere il Creatore. In seguito conclude che, poiché tutti gli esseri viventi non sono la conseguenza di un processo casuale o privo di senso, essi tutti svolgono compiti importanti. Nel Corano, lultima guida rivelata verso il vero sentiero che rimane per tutta lumanità, Allah, lOnnipotente, ci ricorda ripetutamente lo scopo della nostra vita, che tendiamo a dimenticare; e, in tal modo, ci chiama alla chiarezza della mente e alla consapevolezza.
È Lui che ha creato i cieli e la terra in sei giorni - allora [stava] sulle acque il Suo Trono -, per vagliare chi di voi agirà per il bene.  (Surah Hud: 7)
Questo versetto offre una piena comprensione dello scopo della vita per i credenti. Essi sanno che questa vita è un luogo dove essi vengono messi alla prova e ed esaminati dal loro Creatore. Perciò, essi sperano di avere successo in questa prova e di ottenere il Paradiso, e, di conseguenza, la soddisfazione di Allah.
Comunque, per amor di chiarezza, bisogna considerare un punto importante: quelli che credono nellesistenza di Allah non hanno necessariamente la vera fede; essi non ripongono la loro fiducia in Allah. Oggi molte persone accettano che luniverso sia una creazione di Allah; tuttavia, essi hanno una comprensione molto limitata dellimpatto di questo fatto sulle loro vite. Perciò, non conducono le loro vite come dovrebbero. Ciò che la maggior parte di queste persone, generalmente, considera vero è che Allah abbia inizialmente creato luniverso, ma che in seguito - essi credono, erroneamente- lo abbia abbandonato al suo destino.
Allah, nel Corano, indica questa errata interpretazione nel seguente versetto:
Se domandi loro: "Chi ha creato i cieli e la terra?", certamente risponderanno: "Allah". Dì: "Lode ad Allah!". Ma la maggior parte di loro non sanno. (Surah Luqman: 25)
Se chiedi loro chi li abbia creati, risponderanno certamente: "Allah". Come possono allora allontanarsi da Lui?  (Surat az-Zukhruf: 87)
A causa di questo equivoco, le persone non riescono a mettere in relazione la propria vita quotidiana con il fatto di avere un Creatore. Questa è la ragione principale per cui ogni individuo sviluppa i propri principi e valori morali, modellati allinterno di una cultura, una comunità e una famiglia particolare. In realtà questi principi servono come "guide della vita" finchè non sopraggiunge la morte. Le persone che si attengono ai propri valori trovano sempre conforto nel pensiero consolatorio secondo il quale tutte le azioni sbagliate verranno punite temporaneamente allInferno. La stessa logica suggerisce che poi la vita eterna in Paradiso seguirà questo periodo di tormento. Tale mentalità allevia inconsapevolmente la paura di una grave punizione al termine della vita. Alcuni, daltro canto, non prendono nemmeno in considerazione questo argomento. Essi restano semplicemente indifferenti allaltro mondo, e "traggono il massimo dalle proprie vite".
Tuttavia, quanto detto sopra è falso, e la verità è il contrario di ciò che queste persone pensano. Coloro che sostengono di non essere consapevoli dellesistenza di Allah cadranno in una profonda disperazione. Nel Corano, queste persone sono descritte nel modo seguente:
Essi conoscono [solo] l'apparenza della vita terrena e non si curano affatto dell'altra vita. (Surat ar-Rum: 7)
Di certo, queste persone comprendono poco il vero volto e il vero scopo di questo mondo, e non pensano mai che la vita, in questo mondo, non è eterna.
Ci sono alcune frasi che vengono utilizzate comunemente dalle persone, a proposito della brevità della vita: "Trai il meglio dalla vita, finché dura", "La vita è breve", "Non si vive per sempre" sono frasi a cui ci si riferisce sempre per descrivere la natura di questo mondo. Tuttavia, queste frasi contengono un implicito attaccamento a questa vita, piuttosto che alla prossima. Esse riflettono latteggiamento generale delle persone verso la vita e la morte. Se si ha un così forte attaccamento alla vita, le conversazioni che riguardano la morte vengono sempre interrotte con battute, o passando ad altri argomenti e tentando, in tal modo, di alleggerire la serietà dellargomento. Queste interruzioni sono sempre fatte di proposito: uno sforzo deliberato per ridurre un argomento tanto importante allirrilevanza.
La mortalità è sicuramente un argomento serio da considerare. Fino a questo momento della sua vita, può darsi benissimo che la persona sia inconsapevole del significato di questa realtà. Però, ora che ha la possibilità di cogliere la sua importanza, deve riconsiderare la propria vita e le proprie aspettative. Non è mai troppo tardi per rivolgersi ad Allah con pentimento, e per orientare nuovamente tutte le proprie azioni e la condotta della propria vita in sottomissione alla volontà di Allah. La vita è breve; lanima umana è eterna. Durante questo breve periodo, non dovremmo permettere alle passioni terrene di dominarci. Una persona dovrebbe resistere alla tentazione, e tenersi lontana da qualsiasi cosa possa rafforzare i suoi legami con questo mondo. È certamente sconsiderato trascurare il mondo futuro solo per amore delle gioie temporanee di questo.
Nonostante ciò, i miscredenti che non riescono a comprendere questo fatto trascorrono vanamente le loro vite, essendo immemori di Allah. Inoltre, essi sanno che è impossibile soddisfare questi desideri. Queste persone provano sempre una profonda insoddisfazione, e vogliono sempre più di quanto possiedano in quel momento. Hanno desideri e brame senza fine. Però, il mondo non è larena appropriata in cui soddisfare questi desideri.
Niente in questo mondo è eterno. Il tempo rema sia contro ciò che è buono, sia contro ciò che è nuovo. Non appena una macchina nuova diventa fuor

La Vita Di Questo Mondo

La Vita Di Questo Mondo

Il nostro universo è perfettamente ordinato. Innumerevoli miliardi di stelle e di galassie si muovono nelle loro orbite distinte, eppure in totale armonia. Galassie composte di quasi 300 miliardi di stelle scorrono luna attraverso laltra e, per la meraviglia di tutti, durante questo gigantesco transito non si verificano collisioni. Un simile ordine non può essere attribuito al caso. Per di più, le velocità degli corpi celesti nelluniverso vanno al di là del limite dellimmaginazione umana. Le dimensioni fisiche dello spazio esterno sono immense, se paragonate alle unità di misura che utilizziamo sulla terra. Le stelle e i pianeti, con masse di miliardi o trilioni di tonnellate, e le galassie, con misure che possono essere concepite solo con laiuto di formule matematiche, orbitano tutti lungo il proprio particolare percorso nello spazio, ad una velocità incredibile.
Ad esempio, la Terra ruota intorno al proprio asse in modo tale che i punti sulla sua superficie si muovano ad una velocità media di 1670 chilometri allora. La velocità lineare media della terra, nella sua orbita intorno al sole, è di 108000 chilometri allora. Queste cifre, tuttavia, si riferiscono soltanto alla terra. Incontriamo misure immensamente maggiori quando esaminiamo dimensioni che vanno lotre quelle del sistema solare. Nelluniverso, allaumentare della dimensione dei sistemi, aumentano anche le velocità. Il sistema solare orbita attorno al centro della Galassia a 720000 chilometri allora. La velocità della stessa Via Lattea, che comprende qualcosa come 200 miliardi di stelle, è di 950000 chilometri allora. Questo movimento continuo è inimmaginabile. La Terra, con tutto il Sistema Solare, si sposta ogni anno di 500 milioni di chilometri rispetto alla posizione dellanno precedente.
C'è un equilibrio incredibile allinterno di tutto questo movimento dinamico, ed esso rivela che la vita sulla terra è basata su una bilancia molto delicata. Variazioni molto lievi, perfino millimetriche, nelle orbite dei corpi celesti potrebbero avere conseguenze gravissime. Alcune sarebbero talmente deleterie da rendere impossibile la vita sulla terra. In un sistema ove si trovano sia un grande equilibrio che enormi velocità, potrebbero avvenire in ogni momento degli incidenti colossali. Tuttavia, il fatto che noi conduciamo normalmente le nostre vite su questo pianeta ci fa dimenticare dei pericoli che esistono nelluniverso su larga scala. Lordine attuale delluniverso, con il numero quasi irrilevante di collisioni che conosciamo, ci fa semplicemente pensare che un ambiente perfetto, stabile e sicuro ci circondi.
Le persone non riflettono molto su tali questioni. È per questo che esse non percepiscono mai la straordinaria rete di condizioni interconnesse che rendono possibile la vita sulla Terra, né capiscono quanto importante sia il comprendere il reale scopo delle loro vite. Esse vivono senza nemmeno domandarsi come questo vasto e tuttavia delicato equilibrio possa essere giunto a esistere.
Malgrado ciò, l'uomo è dotato della capacità di pensare. Senza contemplare coscienziosamente e in modo giudizioso ciò che ci circonda, non si può mai vedere la realtà, o avere la minima idea del perché il mondo sia stato creato, e di chi sia colui che muove questo grande ordine con ritmi così perfetti.
Chi riflette su queste questioni e ne coglie l'importanza si trova faccia a faccia con un fatto ineluttabile: l'universo in cui viviamo è stato creato da un Creatore, la cui esistenza e i cui attributi vengono rivelati in tutto ciò che esiste. La terra, un minuscolo punto nelluniverso, è stata creata per realizzare un fine significativo. Tutto accade con uno scopo, nel corso delle nostre vite. Possiamo vedere la potenza e la saggezza di Allah nelluniverso. Allah, nel Corano, spiega in questo modo il motivo per cui luomo esiste sulla terra:
Colui che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi meglio opera, Egli è l'Eccelso, il Perdonatore.  (Surat al-Mulk: 2)
Invero creammo l'uomo, per metterlo alla prova, da una goccia di sperma eterogenea e abbiamo fatto sì che sentisse e vedesse.  (Surat al-Insan: 2)
Nel Corano, Allah, chiarisce ulteriormente che nulla è privo di uno scopo:
Non è per gioco che creammo il cielo e la terra e quel che vi è frammezzo. Se avessimo voluto divertirci, lo avremmo fatto presso Noi stessi, se mai avessimo voluto farlo.  (Surat al-Anbiya: 16-17)

Il segreto del mondo

Allah indica il fine dell'uomo nel versetto seguente:
In verità abbiamo voluto abbellire la terra di tutto quel che vi si trova per verificare chi di loro opera al meglio.  (Surat al-Kahf: 7)
Nel fare ciò, Allah si aspetta che l'uomo rimanga Suo devoto servo durante tutta la sua vita. In altre parole, il mondo è un luogo in cui coloro che temono Allah, e quelli che sono ingrati nei confronti di Allah, sono distinti l'uno dall'altro. Il bene e il male, il perfetto e l'imperfetto si trovano fianco a fianco in questa "sistemazione". L'uomo viene messo alla prova in molti modi. Alla fine, i credenti saranno separati dai miscredenti, e otterranno il Paradiso. Nel Corano, questo fatto viene descritto così:
Gli uomini credono che li si lascerà dire: "Noi crediamo" senza metterli alla prova? Già mettemmo alla prova coloro che li precedettero. Allah conosce perfettamente coloro che dicono la verità e conosce perfettamente i bugiardi.  (Surat al-'Ankabut: 2-3)
Per poter veramente capire l'essenza di questa prova, bisogna possedere una profonda comprensione del proprio Creatore, la cui esistenza ed i cui attributi sono rivelati in tutto ciò che esiste. Egli è il Creatore, il Possessore di infinito potere, conoscenza e saggezza.
Egli è Allah, il Creatore, Colui che dà inizio a tutte le cose, Colui che dà forma a tutte le cose. A Lui [appartengono] i nomi più belli. Tutto ciò che è nei cieli e sulla terra rende gloria a Lui. Egli è l'Eccelso, il Saggio.  (Surat al-Hashr: 24)
Allah ha creato luomo dal fango, lo ha fornito di molte caratteristiche, e gli ha concesso molti favori. Nessuno acquisisce da solo i doni della vista, delludito, del camminare o del respirare. Inoltre, Allah ha posto nel suo corpo questi complessi sistemi fin dal grembo materno, prima che egli nascesse, e quando non aveva ancora alcuna capacità di percepire il mondo esterno.
mondo
Pensando di avere uno status e una posizione distintiva nel mondo, gli uomini spesso pensano di essere, loro e il loro stile di vita, diversi dagli altri. Tuttavia, che sia ricco o povero, giovane o vecchio, colto o analfabeta, ognuno occupa uno spazio quasi insignificante nell'immenso universo, l'oceano di milioni di stelle.
Osservando la Terra dallo spazio, chiunque affermasse la sua supremazia riconoscerebbe sicuramente la propria esistenza come spazio minimo in questo mondo.
La figura indica la posizione della Terra nel Sistema Solare, quella del Sistema Solare nella Via Lattea ed, infine, la posizione della nostra galassia nell'universo.
Detto questo, ciò che è richiesto alluomo è di essere servo di Allah. Tuttavia, come Allah chiarisce nel Corano, alcuni individui sono "trasgressori" e "ingrati" nei confronti di Allah, poiché rifiutano la sottomissione a Lui. Essi presumono che la vita sia lunga, e credono di possedere la forza individuale necessaria per sopravvivere.
Per questo, il loro obiettivo è "ottenere il massimo dalla vita, finché dura". Essi dimenticano la morte e laldilà. Essi si adoperano per godersi la vita e per ottenere un tenore di vita migliore. Allah illustra lattaccamento di queste persone alla vita nel verso seguente:
Coloro che amano l'effimero trascurano un Giorno grave.  (Surat al-Insan: 27)
I miscredenti cercano di sperimentare tutti i piaceri di questa vita. Però, come il versetto intende, la vita trascorre molto velocemente. Questo è il punto cruciale che la maggior parte delle persone non riesce a ricordare.
Lasciateci riflettere su un esempio, per chiarire ulteriormente l'argomento.

Alcuni secondi o alcune ore?

Pensate ad una classica vacanza: dopo mesi di duro lavoro, hai la tua vacanza di due settimane, e arrivi alla tua località di villeggiatura preferita dopo un faticosissimo viaggio di otto ore. Latrio dellalbergo è affollato di altri vacanzieri come te. Noti anche delle facce familiari, e le saluti. Fa caldo, e non vuoi perdere nemmeno un momento per goderti il sole e il mare calmo; quindi, senza perdere tempo, trovi la tua stanza, indossi il costume da bagno e corri in spiaggia. Finalmente, sei nellacqua cristallina, ma improvvisamente una voce ti fa trasalire: "Svegliati, arriverai tardi al lavoro!".
Queste parole ti suonano prive di senso. Per un momento, non riesci a capire cosa stia succedendo; cè una discordanza incomprensibile tra ciò che vedi e ciò che senti. Quando apri gli occhi e ti ritrovi nella tua stanza da letto, il fatto che fosse tutto un sogno ti sorprende moltissimo. Non puoi trattenerti dallesternare questo sbigottimento: "Ho viaggiato per otto ore per arrivare qui. Nonostante il freddo polare che cè fuori oggi, ho sentito la luce del sole nel mio sogno. Ho sentito lacqua scorrere sulla mia faccia".
Il viaggio di otto ore verso il luogo delle vacanze, il tempo che hai aspettato nellatrio, in breve, tutto ciò che era relativo alla tua vacanza era, in realtà, soltanto un sogno di pochi secondi. Anche se era indistinguibile dalla vita reale, ciò di cui hai avuto genuina esperienza era soltanto un sogno.
Questo ci suggerisce che potremo benissimo essere risvegliati dalla vita sulla terra così come veniamo risvegliati da un sogno. In quel momento, i miscredenti esprimeranno esattamente lo stesso tipo di sbigottimento. Nel corso delle loro vite, essi non sono riusciti a liberarsi dallerrata percezione secondo cui le loro esistenze sarebbero state lunghe. Tuttavia, nel momento in cui essi saranno ricreati, comprenderanno che il periodo di tempo che sembra essere stato una vita di sessanta o settantanni è stato, in realtà, come se fosse durato appena pochi secondi. Allah riferisce questo fatto nel Corano:
Dirà: "Quanti anni siete rimasti sulla terra?". Risponderanno: "Siamo rimasti un giorno, o parte di un giorno. Interroga coloro che tengono il computo". Dirà: "Davvero siete rimasti ben poco. Se lo aveste saputo!"  (Surat al-Muminun: 112-114)
Che sia stata di dieci anni oppure di cento, luomo comprenderà infine la brevità della propria vita, come riporta il versetto sopra citato. Ciò è proprio analogo al caso di un uomo che si sveglia da un sogno, assistendo amaramente allo svanire di tutte le immagini di una lunga e piacevole vacanza, comprendendo improvvisamente che era stato soltanto un sogno durato pochi secondi. In modo simile, la brevità della vita colpirà ancor di più luomo, quando tutto il resto della sua esistenza sarà stato dimenticato. Allah dedica unattenzione particolare a questo fatto nel seguente versetto del Corano:
"Il Giorno in cui sorgerà l'Ora, giureranno i criminali di non essere rimasti che un'ora. Già mentivano [sulla terra]."  (Surat ar- Rum: 55)
Non meno di coloro che vivono per poche ore o alcuni giorni, quelli che vivono settantanni hanno anchessi un tempo limitato in questo mondo Ciò che è limitato è destinato a finire, un giorno. Che la vita duri ottanta oppure cento anni, ogni giorno porta luomo più vicino a quel giorno predestinato. Luomo, nella realtà, ha esperienza di questo fatto, nel corso della sua vita. Non importa quanto a lungo termine sia un piano che egli elabora per se stesso: un giorno, raggiungerà il momento in cui avrà realizzato il proprio obiettivo. Ogni obiettivo o cosa preziosa che viene considerato un punto di svolta nella propria vita si scopre ben presto essere solo un capriccio passeggero.
Pensiamo, ad esempio, ad un ragazzo che è appena entrato nella scuola superiore. Normalmente, egli non vede lora di ottenere il suo diploma. Guarda ad esso con desiderio smisurato. Tuttavia, presto si trova iscritto alluniversità. A questo punto della sua vita, egli non ricorda nemmeno più i lunghi anni della scuola superiore. Ha già altre cose in mente; vuole trarre vantaggio da questi anni preziosi per placare la sua paura del futuro. Perciò, egli fa molti progetti. Entro breve tempo, si trova impegnato ad organizzare il suo imminente matrimonio, unoccasione molto speciale che attende con impazienza. Tuttavia, il tempo trascorre più velocemente di quanto si aspettasse, ed egli si lascia molti anni alle spalle, e si ritrova ad essere un padre di famiglia. Nel momento in cui diventa nonno, un uomo anziano con la salute ormai malferma, egli ricorda a fatica gli eventi che gli diedero piacere in gioventù. I ricordi dolorosi svaniscono. I problemi che lo ossessionarono quando era giovane non lo interessano più. Solo poche immagini della sua vita si distendono davanti ai suoi occhi. Il momento designato si avvicina. Il tempo che resta è molto limitato: pochi anni, mesi, o forse addirittura solo pochi giorni. La storia tipica di un uomo, senza eccezione, termina qui con un servizio funebre, a cui partecipano i membri della famiglia, gli amici intimi e i parenti stretti. La realtà è che nessun uomo può sfuggire a questa fine.
Tuttavia, fin dallinizio della storia, Allah ha reso luomo consapevole della natura temporanea di questo mondo e gli ha descritto lAldilà, la sua vera ed eterna dimora. Molti dettagli relativi al Paradiso e allInferno sono illustrati nelle rivelazioni di Allah. Malgrado ciò, luomo tende a dimenticare questa verità essenziale, e tenta di concentrare tutti i suoi sforzi su questa vita, anche se è breve e temporanea. Tuttavia, soltanto quelli che adottano un approccio razionale verso la vita sono risvegliati alla chiarezza della mente e alla coscienza, e comprendono che questa vita non vale nulla, in confronto a quella eterna. Questo perché lobiettivo delluomo, nella vita, è solo ottenere il paradiso, luogo eterno di benevolenza di Allah e di perenne abbondanza. Perseguire la soddisfazione di Allah con vera fede è il solo modo per ottenerlo. Tuttavia, coloro che cercano di non pensare allinevitabile fine di questo mondo, e che conducono una vita al passo con questo atteggiamento, meritano certamente la punizione eterna.
Allah, nel Corano, narra la terribile fne a cui questa gente andrà incontro:
Il Giorno in cui li riunirà, sarà come se fossero rimasti solo un'ora e si riconosceranno tra loro. Quelli che hanno tacciato di menzogna l'incontro con Allah sono perduti, ché erano privi della guida.  (Surah Yunus: 45)
Sopporta con pazienza, come sopportarono i messaggeri risoluti. Non cercare di affrettare alcunché per loro. Il Giorno in cui vedranno quel che è stato promesso loro, sarà come se fossero rimasti solo un'ora del giorno. [Questo è solo un] annuncio: chi altri sarà annientato se non i perversi?  (Surat al-Ahqaf: 35)

L'ambizione sfrenata

In precedenza, nel corso di questo libro, abbiamo visto come il tempo che un uomo comune trascorre in questo mondo sia breve come un battito di ciglia. Però, qualunque cosa sia ciò che luomo possiede nella vita, egli non ottiene la vera soddisfazione finchè non ha fede in Allah e si tiene occupato con il il Suo pensiero.
Dal momento in cui comincia ad essere adulto, egli brama la ricchezza, il potere o la posizione sociale. Con sua grande meraviglia, tuttavia, egli possiede risorse limitate che non gli permettono di soddisfare questi ardenti desideri; non cè alcuna possibilità di possedere ogni cosa che desidera. Né la ricchezza, né il successo, né alcuna forma di prosperità, in realtà, placheranno le sue ambizioni. Indipendentemente dalla posizione sociale o dal sesso, le vite delle persone sono quasi sempre limitate ad appena sei o sette decenni. Al termine di questo periodo, la morte rende insignificanti tutti i piaceri e le gioie terrene.
Chi è incline ai desideri sfrenati si ritrova sempre irrimediabilmente insoddisfatto. In ogni momento della vita, questa insoddisfazione è sempre presente, anche se le sue cause cambiano a seconda delloccasione e delle condizioni. La volontà di soddisfare questi desideri può far sì che alcune persone si dedichino completamente a quasi qualunque cosa. Luomo può essere talmente coinvolto dai propri desideri da essere disposto ad affrontarne qualsiasi conseguenza, anche se ciò significa perdere lamore dei familiari più stretti, o diventare un emarginato. Ma nel momento in cui egli raggiunge il suo obiettivo, la magia scompare. Egli perde tutto linteresse che aveva per lobiettivo che ha raggiunto. Per di più, non essendo soddisfatto di questo risultato, egli inizia immediatamente a inseguirne un altro, e compie ogni sforzo per ottenerlo, finché non lo raggiunge.
L'ambizione sfrenata è la caratteristica tipica di un miscredente. Questo tratto resta con lui fino alla sua morte. Egli non si sente mai soddisfatto di ciò che possiede. Questo perché, semplicemente, egli vuole tutto per una sua egoistica bramosia, e non per ottenere la soddisfazione di Allah. Similmente, ogni cosa che la gente possiede e si sforza di possedere è un motivo per vantarsi, e le persone divengono indifferenti ai limiti stabiliti da Allah. Sicuramente, Allah non permetterà a chi è così ribelle nei Suoi confronti di avere la pace della mente in questo mondo. Allah dice nel versetto del Corano:
Coloro che credono, che rasserenano i loro cuori al Ricordo di Allah. In verità i cuori si rasserenano al Ricordo di Allah.  (Surat ar-Ra'd: 28)

Un mondo illusorio

Innumerevoli esempi della perfezione della creazione circondano luomo in tutto il mondo: paesaggi meravigliosi, milioni di specie di piante diverse, il cielo azzurro, le nuvole gonfie di pioggia o il corpo umano, un organismo perfetto, pieno di sistemi complessi. Sono esempi di creazione che lasciano senza fiato, riflettendo sui quali si può giungere a una comprensione profonda.
Vedere una farfalla che dispiega le sue ali, i cui disegni meravigliosamente intricati sono testimonianza della sua unicità, è unesperienza che non si può dimenticare. Le piume sulla testa di un uccello, così fini e lucide da somigliare a un ricco velluto nero, o i colori e i profumi invitanti di un fiore sono tutte cose sorprendenti per lanima umana.
Un mondo illusorio
Nel Corano, l'ultima autentica rivelazione rimasta che guida l'umanità verso la retta via, Allah ci ricorda ripetutamente della natura temporanea di questo mondo, richiamandoci alla chiarezza della mente e alla consapevolezza. Senza dubbio, ovunque viviamo, noi siamo tutti vulnerabili agli effetti devastanti di questo mondo, un fenomeno evidente per le persone che osservano la vita e gli avvenimenti che accadono intorno a noi. Questo è vero anche per tutte le attrazioni che ci circondano. Ognuna delle meraviglie in ogni angolo del mondo, non importa quanto siano grandiose, sarà esposta a un inevitabile deterioramento nel giro di pochi decenni, a volte nel giro di periodi di tempo anche più brevi di quanto ci si aspetterebbe.
Chiunque, senza quasi eccezione, apprezza un bel viso. Dimore opulente, impianti placcati in oro e automobili di lusso, per alcune persone, sono i beni tenuti in maggior conto. Luomo brama molte altre cose nella vita, eppure la bellezza di qualsiasi cosa noi possediamo è destinata a perire nel tempo.
Un frutto annerisce gradualmente e infine marcisce, dal momento in cui viene staccato dal suo ramo. Il profumo di fiori riempie le nostre stanze solo per un periodo limitato. Presto il loro colore sbiadisce ed essi avvizziscono. Il viso più grazioso si copre di rughe dopo pochi decenni: i segni degli anni sulla pelle e lingrigire dei capelli rendono quel bel viso per nulla diverso da quello di altre persone anziane. Non resta traccia del colorito sano o delle guance rosate di un adolescente, dopo il passaggio degli anni. Gli edifici necessitano di restauri, le automobili diventano fuori moda e, ancor peggio, arrugginiscono. In breve, ogni cosa che ci circonda è soggetta alle devastazioni del tempo. Per alcuni, ciò appare come un "processo naturale". Tuttavia, questo trasmette un messaggio chiaro: "Nulla è immune agli effetti del tempo".
Un mondo illusorio
Ogni cosa sulla terra è destinata a perire. Questa è la vera natura della vita terrena...
Soprattutto, ogni pianta, animale ed essere umano nel mondo come dire, ogni essere vivente é mortale. Il fatto che la popolazione mondiale non si riduca nel corso dei secoli a seguito delle nascite non dovrebbe portarci ad ignorare la realtà della morte.
Proprio come la passione sfrenata, lincantesimo degli averi e della ricchezza condiziona molto luomo. La smania per gli averi lo cattura senza che egli se ne renda conto. Comunque, bisognerebbe comprendere a fondo un principio: Allah è il solo Padrone di ogni cosa. Gli esseri viventi restano vivi finché Egli lo vuole, e muoiono quando Lui decreta la loro morte.
Allah sollecita luomo a riflettere su questo fatto nel seguente versetto:
In verità questa vita è come un' acqua che facciamo scendere dal cielo, e che si mescola alle piante della terra di cui si nutrono gli uomini e gli animali. Quando la terra prende i suoi ornamenti ed è rigogliosa di bellezza, i suoi abitanti pensano di possederla ma giunge il Nostro decreto di giorno o di notte e la rendiamo spoglia come se il giorno prima non fosse fiorita. Così esplichiamo i Nostri segni a coloro che riflettono. (Surah Yunus: 24)
In questo versetto viene mostrato come ogni cosa che, su questa terra, viene reputata bella o gradevole perderà, un giorno, la sua bellezza. Ma non solo: ognuna di quelle cose scomparirà dalla faccia della terra. Questo è un punto molto importante su cui riflettere, dal momento che Allah ci rivela di averci fornito tali esempi "per coloro che riflettono". Ciò che ci si attende dalluomo in quanto essere intelligente è che rifletta e ricavi una lezione dagli eventi, e che infine si ponga degli obiettivi razionali per la sua vita.
Luomo è responsabile di fronte di Allah per essersi costruito la propria consapevolezza di Allah attraverso la riflessione e lattenzione nei confronti dei Suoi comandi. Inoltre, ci si aspetta che egli comprenda che questo mondo esiste soltanto per un periodo limitato. Quelli che comprendono veramente questi fatti cercheranno la guida e lilluminazione di Allah impegnandosi in buone azioni.
Un mondo illusorio
Diversamente, luomo va incontro alla sofferenza, sia in questo mondo che nellAldilà. Egli diventa ricco, ma non consegue mai la felicità. La bellezza e la fama, di solito, comportano la sfortuna piuttosto che una vita gioiosa. Un personaggio celebre, ad esempio, che un giorno si crogiola nelladulazione dei suoi ammiratori, in seguito combatte contro gravi problemi di salute, e un giorno muore solo in una piccola stanza dalbergo, senza nessuno che si prende cura di lui.

Esempi Coranici dell'inganno del mondo

Allah enfatizza ripetutamente nel Corano che questo è soltanto "un mondo in cui tutti i piaceri sono destinati a perire". Allah narra le storie di quelle comunitá, quegli uomini e donne del passato che si rallegrarono della loro ricchezza, della fama o della posizione sociale, e tuttavia andarono incontro ad una fine disastrosa. Questo è esattamente ciò che accadde ai due uomini di cui si racconta nella Surat al-Kahf:
Proponi loro la metafora dei due uomini: ad uno di loro demmo due giardini di vigna circondati da palme da datteri, separati da un campo coltivato. Davano il loro frutto i due giardini senza mancare in nulla e in mezzo a loro facemmo sgorgare un ruscello.
Alla raccolta disse al suo compagno: "Ti sono superiore per beni e più potente per clan!"
Entrò nel suo giardino e, ingiusto nei suoi stessi confronti, disse: "Non credo che tutto questo possa giammai perire; non credo che l'Ora sia imminente, e se mi si condurrà al mio Signore, certamente troverò qualcosa di meglio che questo giardino!"
Gli rispose il suo compagno argomentando con lui: "Vorresti rinnegare Colui che ti creò dalla polvere e poi dallo sperma e ti ha dato forma d'uomo? Per quanto mi concerne è Allah il mio Signore e non assocerò nessuno al mio Signore. Conveniva che entrando nel tuo giardino dicessi: "Così Allah ha voluto! Non c'è potenza se non in Allah !". Sebbene tu mi veda inferiore a te nei beni e nei figli può darsi che presto il mio Signore mi dia qualcosa di meglio del tuo giardino e che invii dal cielo una calamità contro di esso riducendolo a nudo suolo, o che l'acqua che l'irriga scenda a tale profondità che tu non possa più raggiungerla".
Fu distrutto il suo raccolto, ed egli si torceva le mani per quello che aveva speso: i pergolati erano distrutti. Diceva: "Ah! Se non avessi associato nessuno al mio Signore!"
E non ci fu schiera che potesse essergli d'aiuto contro Allah ed egli stesso non potè aiutarsi.
Ché in tal caso [spetta] ad Allah, il Vero, la protezione. Egli è il migliore nella ricompensa e nel [giusto] esito.
Proponi loro la metafora di questa vita: è simile ad un'acqua che facciamo scendere dal cielo; la vegetazione della terra si mescola ad essa, ma poi diventa secca stoppia che i venti disperdono. Allah ha potenza su tutte le cose.
Ricchezze e figli sono l'ornamento di questa vita. Tuttavia le buone tracce che restano sono, presso Allah, le migliori quanto a ricompensa e [suscitano] una bella speranza.  (Surat al-Kahf: 32-46)
Vantarsi di ciò che si possiede rende ridicola una persona. Questa è l'immutabile legge di Allah. La ricchezza e il potere vengono conferiti in dono da Allah e possono, in qualungue momento, essere portati via. La storia della "gente del paradiso" che viene narrata nel Corano costituisce un altro esempio di qiesto fatto:
Li abbiamo messi alla prova come abbiamo messo alla prova quelli del giardino che avevano giurato di fare il raccolto al mattino, senza formulare riserva.
Venne un uragano, proveniente dal tuo Signore, mentre dormivano: e al mattino fu come se [il giardino] fosse stato falciato. L'indomani si chiamarono gli uni con gli altri, di buon mattino: "Andate di buonora alla vostra piantagione, se volete raccogliere". Andarono parlando tra loro a bassa voce: "Che oggi non si presenti a voi un povero!".
Uscirono di buon'ora, in preda all'avarizia, pur avendo i mezzi [per fare l'elemosina].
Quando poi videro [quel che era avvenuto], dissero: "Davvero abbiamo sbagliato [strada]! [Ma poi convennero:] Siamo rovinati". Il più equilibrato tra loro disse: "Non vi avevo forse avvertito di rendere gloria ad Allah?"
Dissero: "Gloria al nostro Signore, invero siamo stati ingiusti".
Si volsero poi gli uni agli altri, biasimandosi a vicenda.
Dissero: "Guai a noi, invero siamo stati iniqui. È possibile che il nostro Signore, ci compensi di questo con qualcosa di migliore. Noi bramiamo il nostro Signore".
Questo fu il castigo, ma il castigo dell'altra vita è ancora maggiore, se solo lo sapessero!  (Surat al-Qalam: 17-33)
Locchio attento riconosce immediatamente, da questi versetti, che Allah non prende ad esempio degli atei, in questa storia. Le persone di cui si parla sono proprio coloro che credono in Allah, i cui cuori sono divenuti insensibili verso il Suo ricordo, e che sono ingrati nel confronti del loro Creatore. Essi traggono orgoglio dal possedere ciò che Allah concede loro in dono, e dimenticano completamente che questi beni sono solo delle risorse che devono essere utilizzate come Egli vuole. In genere, essi affermano lesistenza e la potenza di Allah; nonostante ciò, i loro cuori sono gonfi di orgoglio, ambizione ed egoismo.
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Proponi loro la metafora di questa vita: è simile ad un'acqua che facciamo scendere dal cielo; la vegetazione della terra si mescola ad essa, ma poi diventa secca stoppia che i venti disperdono. Allah ha potenza su tutte le cose. (Surat al-Kahf: 45)
In verità questa vita è come un'acqua che facciamo scendere dal cielo, e che si mescola alle piante della terra di cui si nutrono gli uomini e gli animali. Quando la terra prende i suoi ornamenti ed è rigogliosa di bellezza, i suoi abitanti pensano di possederla ma giunge il Nostro decreto di giorno o di notte e la rendiamo spoglia come se il giorno prima non fosse fiorita. Così esplichiamo i Nostri segni a coloro che riflettono. (Surat Yunus: 24 )
La storia di Qarun, un uomo della gente di Mosé, viene narrata nel Corano come esempio di tipico individuo ricco e mondano. Sia Qarun che quelli che anelano alla sua condizione e alla sua ricchezza sono i cosiddetti credenti, che gettano via la propria religione per i loro averi, e in questo modo perdono la beata vita eterna, la cui perdita è eterna privazione:
Invero Qarûn faceva parte del popolo di Mosè, ma poi si rivoltò contro di loro. Gli avevamo concesso tesori le cui sole chiavi sarebbero state pesanti per un manipolo di uomini robusti. Gli disse la sua gente: "Non essere tronfio! In verità Allah non ama i superbi. Cerca, con i beni che Allah ti ha concesso, la Dimora Ultima. Non trascurare i tuoi doveri in questo mondo, sii benefico come Allah lo è stato con te e non corrompere la terra. Allah non ama i corruttori".
Rispose: "Ho ottenuto tutto ciò grazie alla scienza che possiedo". Ignorava forse che già in precedenza Allah aveva fatto perire generazioni ben più solide di lui e ben più numerose? I malfattori non saranno interrogati a proposito delle loro colpe. Poi uscì, [mostrandosi] al suo popolo in tutta la sua pompa. Coloro che bramavano questa vita dissero: "Disgraziati noi, se avessimo quello che è stato dato a Qarûn! Gli è stata certo data immensa fortuna!".Coloro che invece avevano avuto la scienza dissero: "Guai a voi! La ricompensa di Allah è la migliore, per chi crede e compie il bene". Ma essa viene data solo a quelli che perserverano.
Facemmo sì che la terra lo inghiottisse, lui e la sua casa. E non vi fu schiera che lo aiutasse contro Allah, non poté soccorrere se stesso. E coloro che la vigilia si auguravano di essere al posto suo, dissero: "Ah! E' ben evidente che Allah concede con larghezza o lesina a chi vuole tra i Suoi servi. Se Allah non ci avesse favorito, certamente ci avrebbe fatto sprofondare. Ah! È ben evidente che i miscredenti non prospereranno".
Questa Dimora Ultima la riserviamo a coloro che non vogliono essere superbi sulla terra e non seminano corruzione. L'esito finale appartiene ai timorati [di Allah]. Chi verrà con il bene, avrà meglio ancora; chi verrà con il male, [sappia che] coloro che avranno commesso il male saranno ricompensati per ciò che avranno fatto.  (Surat al-Qasas: 76-84)
Il principale misfatto di Qarun fu quello di vedere se stesso come un essere separato e indipendente da Allah. Senza dubbio, come suggerisce il versetto, egli semplicemente diede per scontato a causa delle sue caratteristiche superiori di meritare il potere e la ricchezza a lui concessi da Allah. Tuttavia, tutte le persone, nel mondo, sono servi di Allah, e i loro beni non vengono conferiti loro semplicemente perché li meritano. Ogni cosa che viene data alluomo è un dono di Allah. Se è consapevole di questo fatto, luomo non diventerà ingrato e viziato nei confronti del suo Creatore a causa delle ricchezze delle quali è in possesso. Egli si sentirà solo grato, e mostrerà questa gratitudine attraverso il suo buon comportamento nei confronti di Allah. Questo è certamente il modo migliore e più onorevole di mostrare la propria gratitudine ad Allah. Daltra parte, Qarun e quelli che aspirano a diventare come Qarun si rendono conto delle azioni malvage che hanno compiuto soltanto quando un disastro si abbatte su di loro. Se, dopo tutta la sofferenza che cade su di loro, persistono e continuano a rivoltarsi contro Allah, allora sono assolutamente rovinati. La loro fine sarà inevitabile: lInferno, un posto orribile dove stare!
Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia: la vegetazione che suscita conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell'altra vita c'è un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah. La vita terrena non è altro che godimento effimero.  (Surat al-Hadid: 20)

Le Debolezze Dell'uomo

Le Debolezze Dell'uomo

Allah ha creato luomo in una condizione quasi perfetta, e lo ha dotato di caratteristiche superiori. La sua superiorità su tutte le creature - come è dimostrato dalle sue capacità intellettuali uniche di pensiero e di comprensione, e dalla sua prontezza ad apprendere e a sviluppare la cultura - è indiscutibile.
Avete mai pensato al perché, nonostante tutte queste prerogative superiori, luomo abbia un corpo così fragile, sempre vulnerabile alle minacce esterne e interne? Perché esso è esposto agli attacchi di microbi o batteri, talmente minuscoli da essere invisibili allocchio nudo? Perché luomo deve passare una parte del tempo di ogni giornata a tenersi pulito? Perché ha bisogno delle cure corporali? E perché invecchia con il tempo?
La gente da per scontato che questi bisogni siano dei fenomeni naturali. Tuttavia, laver bisogno di attenzioni, in quanto essere umano, assolve ad uno scopo speciale. Allah ha creato nei particolari ogni dettaglio dei bisogni delluomo. Il versetto "luomo è stato creato debole" (Surat an-Nisa: 28) è la dichiarazione manifesta di questo fatto.
Gli infiniti bisogni delluomo sono stati creati con un fine: fargli comprendere che egli è un servo di Allah, e che questo mondo è per lui una dimora temporanea.
L'uomo non ha alcun potere sulla data e sul luogo della propria nascita. Similmente, egli non sa mai dove o come morirà. Per di più, tutti i suoi sforzi di eliminare i fattori che influenzano la sua vita, positivamente o negativamente, sono vani e irrealizzabili.
L'uomo ha indubbiamente una natura fragile, che richiede molte attenzioni per sopravvivere. Egli è intrinsecamente indifeso contro gli incidenti improvvisi e imprevedibili che hanno luogo nel mondo, ed è debole di fronte ad essi. Allo stesso modo, è esposto a rischi imprevedibili per la salute, sia che egli risieda in un luogo altamente civilizzato, sia che viva in un remoto e arretrato villaggio di montagna. È abbastanza probabile che, in qualsiasi momento, luomo possa sviluppare una malattia incurabile o mortale. In qualsiasi momento, può capitare un incidente che danneggia irreparabilmente la forza fisica della persona o le sue attrattive più invidiabili. Per di più, questo vale per tutte le persone: la posizione sociale, il rango e la razza e tutto il resto, non conoscono eccezioni riguardo a tale fine. Sia la vita di un personaggio famoso, con milioni di ammiratori che quella di un semplice pastore possono essere completamente stravolte, un giorno, da un incidente inatteso.
Il corpo umano è un organismo debole composto di ossa e carne, che pesa in media 70-80 chilogrammi. A proteggerlo, cè solo una fragile pelle. Indubbiamente, questa pelle sensibile può facilmente essere danneggiata da ferite e da lividi. Essa diviene screpolata e secca quando è troppo esposta alla luce solare o al vento. Per non soccombere ai fenomeni naturali, luomo deve sempre proteggersi contro gli effetti dell'ambiente.
Anche se luomo è dotato di sistemi corporei meravigliosi, i "materiali" - la carne, i muscoli, le ossa, il tessuto nervoso, il sistema cardiovascolare e il grasso - tendono a decadere. Se luomo fosse composto di un materiale differente dalla carne e dal grasso, un materiale che non consentisse accesso ad invasori esterni come microbi o batteri, leventualità di cadere ammalati non esisterebbe. Eppure, la carne è la sostanza più fragile: va in putrefazione e viene perfino divorata dai vermi, se la si lascia a temperatura ambiente per qualche tempo.
Come ammonimento costante di Allah, luomo sente spesso i bisogni fondamentali del suo corpo. Se esposto al freddo, ad esempio, egli corre dei rischi per la salute; il suo sistema immunitario, gradualmente, collassa. In tale occasione, il suo corpo può non riuscire a mantenere la temperatura corporea costante (37°C) che è fondamentale per la buona salute 1. La sua frequenza cardiaca rallenta, i vasi sanguigni si contraggono, e la pressione arteriosa sale. Il corpo inizia a rabbrividire, per riguadagnare calore. Una temperatura corporea scesa a 35°C, accompagnata da pulsazioni deboli e contrazione dei vasi sanguigni nelle braccia, nelle gambe e nelle dita, segnala una condizione di pericolo mortale 2. Una persona che ha una temperatura corporea di 35°C soffre di grave disorientamento e cade continuamente addormentata. Le funzioni mentali rallentano. Una leggera diminuzione nella temperatura corporea può provocare queste conseguenze, ma unesposizione ancora maggiore al freddo, che porta la temperatura al di sotto dei 33°C, determina la perdita della coscienza. A 24°C, il sistema respiratorio smette di funzionare. Il cervello viene danneggiato a 20°C e infine il cuore si ferma a 19°C, portando alla fine inevitabile: la morte.
Questo è soltanto uno tra esempi che saranno approfonditi ulteriormente nelle restanti pagine di questo libro. Forniamo questi esempi allo scopo di mettere in evidenza che, a causa dei fattori inesorabili che mettono in pericolo il suo essere, luomo non riuscirà mai a trovare una soddisfazione profonda nella sua vita. Lobiettivo è quello di ricordare al lettore che luomo dovrebbe evitare lattaccamento cieco alla vita, smettere di trascorrere tutto il proprio tempo correndo dietro a dei sogni e ricordarsi sempre, piuttosto, di Allah e della vera vita, l'Aldilà.
C'è un Paradiso eterno promesso alluomo. Come i lettori avranno lopportunità di apprendere dalle pagine che seguiranno, il paradiso è un luogo di perfezione. In paradiso, luomo sarà completamente purificato dalle debolezze fisiche e dalle imperfezioni che lo circondano sulla terra. Qualsiasi cosa egli desideri, gli sarà a portata di mano. Inoltre, la fatica, la sete, la stanchezza, la fame, e le ferite non esistono in paradiso.
Aiutare le persone a riflettere sulla propria vera natura e ad avere, di conseguenza, una comprensione più profonda dellinfinita superiorità di Allah, il nostro Creatore, è un altro obiettivo di questo libro. Inoltre, il comprendere che luomo ha bisogno della guida di Allah ha senza dubbio una grande importanza per chiunque. Allah lo dichiara nel versetto seguente:
O uomini, voi siete bisognosi di Allah, mentre Allah è Colui che basta a Sé stesso, il Degno di lode. (Surat al-Fatir: 15)

I bisogni fisici

L'uomo è esposto a molti rischi fisici. Tenere puliti il corpo e lambiente e avere cura di essi in modo scrupoloso sono oneri che durano per tutta la vita, nei quali bisogna sempre impegnarsi allo scopo di rendere minimo il rischio per la salute. Ciò che colpisce ancora di più è che la quantità di tempo impiegata per dedicarsi a tali compiti è ingente. Abbiamo spesso sentito parlare di sondaggi condotti per scoprire quanto tempo si impiega per radersi, fare il bagno, prendersi cura dei propri capelli, della pelle, delle mani. I risultati di tali inchieste sono incredibili, e rivelano quanto tempo prezioso sia consumato da questi compiti quotidiani.
Nel corso delle nostre vite incontriamo molte persone. A casa, in ufficio, per la strada o nel supermercato, vediamo molte persone eleganti nella loro condizione migliore. È gente con i volti rasati, i capelli e il corpo pulito, le camicie stirate, le scarpe ben lucidate. Tuttavia, questa attenta cura della persona richiede tempo e sforzo.
Dal momento in cui ci si sveglia al mattino fino a quando si va a dormire, bisogna impegnarsi in infiniti gesti di routine per tenersi puliti e freschi. Appena ci svegliamo, il primo luogo che ci viene in mente è la stanza da bagno; durante la notte, la proliferazione dei batteri provoca un gusto cattivo e un odore sgradevole nella bocca, che ci obbliga a lavarci i denti immediatamente. Però, per essere pronti per la nuova giornata, le cose essenziali non si limitano al semplice spazzolarsi i denti. Né è sufficiente lavarsi solo il viso e le mani. Durante la giornata, i capelli diventano unti, e il corpo diviene sporco. Di notte, nel mezzo di un sogno, può capitare di non poter smettere di sudare. Come unico modo per sbarazzarsi dagli odori corporali sgradevoli e dal sudore, si avverte il bisogno urgente di una doccia. Diversamente, non sarebbe piacevole andare a lavorare con i capelli unti e un cattivo odore che emana dal proprio corpo.
La varietà dei materiali utilizzati per rendere il proprio corpo sufficientemente pulito da potersi presentare agli altri è straordinariamente ampia. Questo costituisce, certamente, una prova sufficiente degli infiniti bisogni del corpo. Accanto allacqua e al sapone, abbiamo bisogno di molte cose per detergere il corpo: shampoo, balsamo per capelli, dentifricio, collutorio, filo interdentale, batuffoli di cotone, borotalco, crema per il viso, lozioni; la lista continua ancora a lungo. Accanto a queste cose essenziali, centinaia di altri prodotti per migliorare la cura del corpo vengono prodotti nei laboratori. Come accade per la cura corporea, ognuno deve anche trascorrere una considerevole quantità di tempo a tenere puliti gli abiti, la casa, lambiente. Certo non ci si può mantenere puliti se non si sta in un ambiente pulito.
In breve, cè una determinata parte della vita che viene trascorsa unicamente per andare incontro ai bisogni del corpo. Per di più, abbiamo bisogno di molti prodotti chimici a questo scopo. Allah ha creato luomo con molte debolezze, ma Egli gli ha anche fornito i metodi per dissimulare temporaneamente queste debolezze e per mantenersi in tal modo in buone condizioni, senza che le altre persone si accorgano di queste debolezze. Daltronde, luomo è dotato di sufficiente intelligenza per scoprire il modo migliore di mascherare le sue debolezze. Se siamo negligenti nellapplicare questi metodi per rimanere puliti e freschi potremmo iniziare, in breve tempo, ad apparire repellenti.
Inoltre, non si può rimanere puliti per molto tempo. Dopo poche ore, del ristoro che troviamo in una doccia non resta nulla: possiamo restare puliti soltanto per un tempo relativamente breve. Dobbiamo fare la doccia almeno una volta al giorno. Allo stesso modo, dobbiamo lavarci i denti in modo regolare: i batteri riportano velocemente la bocca nelle condizioni di prima. Una donna che passa ore a truccarsi davanti allo specchio si sveglia la mattina dopo senza alcuna traccia di quello splendido trucco sul viso. Anzi, se non lo rimuove nel modo adeguato, il suo viso può apparire ancora peggiore, a causa delle tracce dei cosmetici. Un uomo ben rasato ha bisogno di radersi di nuovo, il mattino seguente.
È importante capire che tutti questi bisogni sono stati creati per uno scopo specifico. Un esempio chiarisce questo punto: quando la temperatura corporea si alza, noi sudiamo. Lodore che si accompagna al sudore è fastidioso. Questo è un processo che non può essere evitato da alcuna persona che vive in questo mondo. Tuttavia, non è scontato! Ad esempio, le piante non sudano mai. Una rosa non puzza mai, nonostante cresca nel terreno, si alimenti con il letame, e resti in un ambiente polveroso e sporco. In qualunque condizione, essa emana una fragranza delicata. Non è nemmeno necessario dire che non ha bisogno di cure per il proprio corpo! Tuttavia, non importa quali cosmetici vengano applicati alla pelle: pochi esseri umani possono raggiungere un tale permanente profumo.
Oltre tutte le necessità del corpo relative alligiene, anche la nutrizione è essenziale per la salute. Cè un equilibrio delicato di proteine, carboidrati, zuccheri, vitamine e vari minerali essenziali per il corpo. Una volta che questo equilibrio viene compromesso, può insorgere un grave danno nel funzionamento dei sistemi corporei: il sistema immunitario perde le sue capacità di protezione, lasciando il corpo debole ed esposto alla malattia. Perciò, la stessa attenzione mostrata alla cura del corpo deve essere dedicata anche alla nutrizione.
Un requisito ancora più essenziale per la vita è sicuramente lacqua. Un uomo può sopravvivere per un certo periodo senza cibo, ma pochi giorni senza acqua avranno conseguenze fatali. Tutte le funzioni chimiche del corpo avvengono con laiuto dellacqua; lacqua è fondamentale per la vita.
Tutte quelle che abbiamo menzionato sono le debolezze che una persona può osservare sul suo proprio corpo. Tuttavia, resta una domanda: siamo tutti consapevoli che si tratti di debolezze? Oppure pensiamo che esse siano 'naturali', dal momento che gli esseri umani in tutto il mondo hanno questi punti deboli? Comunque, dovremmo tenere a mente che Allah avrebbe potuto creare luomo perfetto, senza alcuna di queste debolezze. Ogni essere umano avrebbe potuto essere pulito e profumato come una rosa. Nonostante ciò, le lezioni che traiamo da tale realtà conducono in seguito alla saggezza, chiamandoci alla chiarezza della mente e alla consapevolezza; luomo, considerando le proprie debolezze alla luce della presenza di Allah, dovrebbe capire che egli è stato creato, e tentare di condurre una vita onorevole come servo di Allah.

Quindici anni senza "coscienza"

Ogni persona deve trascorrere una parte della sua giornata dormendo. Non importa quanto lavoro abbia da fare, o quanto si sforzi per evitare di addormentarsi, è inevitabile che egli prenda sonno e che resti a letto per almeno un quarto della giornata. Dunque, luomo è cosciente soltanto per diciotto ore al giorno; trascorre il resto del tempo almeno sei ore al giorno, in media in stato di completa incoscienza. Quando valutiamo il fatto da questo punto di vista, ci imbattiamo in una realtà sbalorditiva: un quarto di una vita media di 60 anni viene trascorso nella totale incoscienza.
Abbiamo, dunque, unalternativa al sonno? Cosa accadrebbe ad una persona che dicesse Non voglio dormire?
Primo, gli occhi si arrossano e il colorito della pelle diviene pallido. Se la mancanza di sonno si prolunga, ne risulta la perdita della coscienza.
La chiusura degli occhi e lincapacità di focalizzare lattenzione sono le fasi iniziali delladdormentarsi. Questo è un processo inevitabile, e chiunque, bello o brutto, ricco o povero, è soggetto allo stesso processo.
Come quando si muore, appena prima del sonno il corpo comincia a diventare insensibile al mondo esterno e non dà risposta ad alcuno stimolo. I sensi che poco prima erano eccezionalmente acuti iniziano a mancare. Nel frattempo, le percezioni sono alterate. Il corpo riduce tutte le funzioni al minimo, portando al disorientamento spaziale e temporale, e a movimenti corporei rallentati. Questa condizione è, in un certo senso, una forma diversa di morte, che viene definita come lo stato in cui lanima lascia il corpo. Senza dubbio, mentre dorme, il corpo giace nel letto, mentre lo spirito sperimenta vite del tutto differenti in luoghi completamente diversi. Nei sogni ci si può benissimo percepire su una spiaggia in un caldo giorno destate, inconsapevoli di essere a letto addormentati. Anche la morte ha la stessa apparenza esteriore: essa separa lanima dal corpo che essa usa in questo mondo, e la trasporta in un altro mondo, in un altro corpo. Per questo motivo Allah, nel Corano, la sola autentica rivelazione rimasta che guida lumanità verso la vera via, ci ricorda più volte la somiglianza del sonno con la morte.
Nella notte è Lui che vi richiama, e sa quello che avete fatto durante il giorno, e quindi vi risveglia finché non giunga il termine stabilito. Ritornerete a Lui e vi mostrerà quello che avete operato. (Surat al-An'am: 60)
Allah accoglie le anime al momento della morte e durante il sonno. Trattiene poi quella di cui ha deciso la morte e rinvia l'altra fino ad un termine stabilito. In verità in ciò vi sono segni per coloro che riflettono. (Surat az-Zumar: 42)
Completamente deprivata di tutte le funzioni dei sensi, in altre parole in un sonno mortale, una persona trascorre fino ad un terzo della propria vita dormendo. Tuttavia, luomo riflette poco su questo fatto, non rendendosi conto di lasciarsi alle spalle ogni cosa che si considera importante in questo mondo. Un esame importante, grandi somme di denaro perdute in Borsa, o un piccolo problema personale, in breve qualsiasi cosa che sembri essere di cruciale importanza durante il giorno scompare quando ci si addormenta. Ciò significa, semplicemente, non avere più assolutamente alcuna relazione con il mondo.
Tutti gli esempi fin qui presentati offrono unidea chiara della brevità della vita e dellingente quantità di tempo trascorso in compiti routinari obbligatori. Quando sottraiamo il tempo che si dedica a tali compiti, ci rendiamo conto di quanto pochi siano i momenti che restano per le cosiddette gioie della vita. Guardandoci indietro, restiamo meravigliati di quanto tempo abbiamo speso per il nutrimento, la cura del corpo, il sonno, o limpegno profuso per ottenere migliori condizioni di vita.
Senza dubbio, vale la pena di riflettere sul computo del tempo che trascorriamo impegnati in compiti di routine necessari alla sopravvivenza. Come abbiamo già detto, almeno quindici o ventanni di una vita di sessanta si trascorrono dormendo. I cinque o dieci anni iniziali dei restanti quaranta o quarantacinque, in ogni caso, sono quelli dellinfanzia, un altro periodo che si passa quasi in uno stato di incoscienza. In altre parole, un uomo di sessantanni avrà trascorso forse metà della sua vita privo di coscienza. Per quanto riguarda laltra metà della vita, sono disponibili molte statistiche. Queste cifre, ad esempio, includono il tempo impiegato per preparare i pasti, per mangiare, per fare il bagno o quello che passiamo intrappolati negli ingorghi del traffico. Questa lista può essere estesa ulteriormente. In conclusione, ciò che rimane di una "lunga" vita sono solo tre o cinque anni. Qual è limportanza di una vita così breve, in confronto a quella eterna?
A questo punto, è giusto che si spalanchi un enorme abisso tra quelli che hanno fede e i miscredenti. I miscredenti, credendo che lunica vita sia qui su questa terra, lottano per ottenere il meglio da essa. In realtà, questi sono sforzi inutili: questo mondo ha breve durata, e la vita in esso è irta di debolezze. Inoltre, dal momento che il non credente non ripone la propria fede in Allah, egli vive una vita tormentata, carica di preoccupazioni e di paure.
Quelli che hanno fede, dallaltra parte, trascorrono le loro vite ricordando Allah, e riconoscendo la Sua presenza in ogni istante, durante tutte le occupazioni noiose e secondarie della cura del corpo, della nutrizione, del bere, dello stare in piedi, sedersi, coricarsi per dormire, della ricerca dei mezzi di sussistenza, eccetera. Essi dedicano le loro vite solo ad ottenere la soddisfazione di Allah, e vivono dunque esistenze pacifiche, completamente protette da tutte le tristezze e le paure del mondo. In conclusione, essi ottengono il paradiso, un luogo di felicità eterna. Similmente, lo scopo ultimo della vita è dichiarato in questo versetto:
Verrà chiesto a quelli che temevano Allah: Cos'è quel che ha fatto scendere il vostro Signore?.Risponderanno: Il bene più grande!. Coloro che fanno il bene avranno il bene in questa vita, ma la dimora dell'altra vita è certo migliore! Quanto deliziosa sarà la dimora dei timorati; Entreranno nei Giardini dell'Eden dove scorrono i ruscelli e avranno quello che desidereranno. Così Allah compensa coloro che [Lo] temono. (Surat an-Nahl: 30-31)

Le malattie e gli incidenti

Anche le malattie ricordano alluomo quanto egli sia vulnerabile alla debolezza. Il corpo, molto protetto contro tutti i tipi di minacce esterne, viene gravemente prostrato da semplici virus, agenti patogeni invisibili ad occhio nudo. Questo processo sembra irragionevole, poiché Allah ha provvisto il corpo di sistemi molto completi, specialmente il sistema immunitario, che può essere descritto come un esercito vittorioso sui nemici. Tuttavia, nonostante la forza e le difese del corpo, le persone, spesso, si ammalano. Esse riflettono poco sul fatto che, se Allah ha fornito il corpo di sistemi così eccellenti, avrebbe potuto non permettere che gli agenti patogeni causassero la sofferenza. Virus, microbi o batteri avrebbero potuto non attaccare il corpo, oppure questi piccoli nemici avrebbero potuto non essere mai esistiti. Eppure, ancora oggi, chiunque può benissimo rimanere vittima di una grave malattia che ha origine da cause insignificanti. Ad esempio, un singolo virus che entra nel corpo attraverso un piccolo taglio della pelle può, in breve tempo diffondersi allintero corpo, prendendo il controllo degli organi vitali. Nonostante la tecnologia avanzata, un semplice virus dellinfluenza può diventare una minaccia mortale per un gran numero di persone. La storia è stata spesso testimone di casi di influenza che hanno addirittura cambiato le strutture demografiche dei paesi. Per esempio, nel 1918, venticinque milioni di persone morirono di influenza. Similmente, nel 1995, unepidemia si portò via trentamila vite, e le perdite più gravi si concentrarono in Germania.
A tuttoggi, il pericolo perdura: un virus può colpire in qualsiasi momento, e diventare facilmente una minaccia per la vita di chiunque; oppure una malattia rara può ricomparire dopo essere rimasta latente per quasi ventanni. Accettare tutti questi eventi come fenomeni naturali, senza riflettere su di essi, sarebbe un grave errore. Allah dà allumanità le malattie per uno scopo specifico. In questo modo, coloro che sono arroganti possono trovare lopportunità di scoprire la portata davvero limitata del proprio potere. In più, questo è un buon modo per capire la vera natura di questa vita.
Oltre alle malattie, anche gli incidenti costituiscono una grave minaccia per luomo. Ogni giorno i quotidiani riportano titoli riguardanti degli incidenti stradali. Gli incidenti costituiscono anche una parte notevole delle notizie comunicate dalla radio e dalla televisione. Però, nonostante tale familiarità con gli incidenti, noi non pensiamo mai che potremmo avere un incidente in qualsiasi momento. Ci sono migliaia di fattori, intorno a noi, che potrebbero deviare improvvisamente il corso della nostra vita. Si può perdere lequilibrio e cadere in mezzo alla strada, ad esempio. Da un incidente così banale potrebbero derivare unemorragia cerebrale o una gamba rotta; oppure, mentre si cena, si potrebbe morire soffocati da una lisca di pesce. Le cause possono sembrarci banali, ma ogni giorno migliaia di persone in tutto il mondo hanno degli incidenti come questi, che sono difficili da immaginare.
Questi fatti dovrebbero farci comprendere la futilità della devozione verso questo mondo, e portarci a concludere che ogni cosa che ci è stata data non è altro che un dono temporaneo, con lo scopo di metterci alla prova in questo mondo. È incomprensibile come un essere umano, pur incapace di combattere un virus invisibile, osi mostrare arroganza nei confronti di Allah.
Certamente é Allah che ha creato luomo, ed Egli è Colui che lo protegge da tutti i pericoli. Sotto questo aspetto, gli incidenti e le malattie ci mostrano chi siamo noi. Non importa quanto una persona creda di essere potente: a meno che questo non sia la volontà di Allah, una persona non può evitare che un disastro accada. Allah crea tutte le malattie e altre situazioni critiche per ricordare alluomo la sua debolezza.
Questo mondo è un luogo creato da Allah per mettere luomo alla prova. Ognuno ha la responsabilità di cercare di ottenere la Sua soddisfazione. Alla fine di questa prova, coloro che hanno una conoscenza chiara e unitaria di Allah, che non Gli attribuiscono compagni e obbediscono alle Sue proibizioni e ai Suoi ordini abiteranno il paradiso per tutta leternità. Quelli che non rinunciano alla propria arroganza, e preferiscono questo mondo e i loro desideri, perderanno per questo una vita eterna di beatitudine e di tranquillità in cambio della sofferenza eterna, e non saranno mai liberi dai problemi, dalla debolezza e dalla tristezza, sia in questo mondo, sia nellAldilà.

Le conseguenze di malattie e incidenti

Come detto in precedenza, le malattie e gli incidenti sono gli eventi per mezzo dei quali Allah mette luomo alla prova. Trovandosi di fronte ad un incidente, una persona di fede si rivolge immediatamente ad Allah, pregando e cercando rifugio in Lui. Egli è ben consapevole che nulla e nessuno tranne Allah lo può salvare dal dolore. Nel Corano, il profeta Abramo viene lodato per il suo comportamento esemplare. La sua sincera preghiera dovrebbe essere ripetuta da tutti i credenti. Nel Corano si racconta quanto segue:
Colui che mi nutre e mi dà da bere, Colui che, quando sono malato, mi guarisce, Colui che mi farà morire e mi ridarà la vita. (Surat ash-Shu'ara: 79-81)
Il profeta Giobbe, daltra parte, offre un buon esempio per tutti i credenti, per il modo in cui cercò la pazienza soltanto in Allah quando fu messo di fronte ad unamara infermità:
E ricorda il Nostro servo Giobbe, quando chiamò il suo Signore: Satana mi ha colpito con disgrazia e afflizioni.  (Surat Sad: 41)
Tale sofferenza rafforza la lealtà dei credenti verso il loro Creatore e li rende maturi. Ecco perché ogni sofferenza è una "fortuna". I miscredenti, da parte loro, percepiscono ogni tipo di incidente e di malattia come una "sfortuna". Non comprendendo che ogni cosa è creata per uno scopo specifico, e che la pazienza mostrata durante le tribolazioni verrà ricompensata nellAldilà, i miscredenti vanno incontro ad una grande pena. Dal momento che, in un sistema che si fonda sulla negazione dellesistenza di Allah, le persone adottano un punto di vista materialistico, la malattia e gli incidenti portano senza dubbio altre sofferenze a coloro che sono privi della fede. Dai valori e dai punti di vista morali della società materialista consegue che, dopo un incidente o una malattia, ciò a cui di solito si va incontro è la sparizione improvvisa degli amici intimi, anche se non sono morti. Questo atteggiamento viene assunto semplicemente perché essi possono avvertire come una sofferenza la propria amicizia nei confronti di una persona che soffre, o il prendersene cura. Non importa quanto amore e quanto interessamento egli abbia dimostrato nei bei vecchi tempi: una volta che qualcuno si ammala ad esempio, è costretto a letto o diventa invalido, tutto laffetto che si può aver provato verso di lui svanisce. Unaltra ragione che porta la gente a cambiare è la perdita del bellaspetto o di determinate capacità. Il che è, del resto, ciò che ci si attende dalla società materialista, dato che in tale società le persone valutano gli altri in base al loro aspetto esteriore. Di conseguenza, quando compare un difetto fisico, il valore che si attribuiva a quella persona diminuisce anchesso.
Ad esempio, il coniuge o i parenti stretti di una persona fisicamente inabile cominciano immediatamente a lamentarsi delle difficoltà che comporta il prendersi cura di una persona invalida. Essi si lagnano spesso di quanto sono sfortunati. Molti dichiarano di essere ancora molto giovani, e che non meritavano di essere messi di fronte ad un tale disastro. Questo è soltanto un modo per autogiustificarsi del fatto di non dedicare la dovuta cura e attenzione al proprio parente infermo. Alcuni, daltra parte, assistono i malati o gli invalidi solo perché hanno paura di ciò che gli altri potrebbero pensare di loro nel caso che li abbandonassero. Solo i pettegolezzi, che tendono a diffondersi, impediscono loro di adottare tale comportamento. In tali periodi di difficoltà, le promesse di lealtà fatte durante giorni più felici vengono rimpiazzate improvvisamente da sentimenti egoistici.
Shingless / Goitre / Hives
Shingless / Goitre / Hives
Le malattie, come quelle che sono illustrate qui di seguito, sono spesso prove da parte di Allah. Tali incidenti sono opportunità rare, per i credenti, per mostrare la loro pazienza e la loro devozione ad Allah. Tuttavia, quelli che limitano la loro comprensione soltanto a questo mondo difficilmente comprendono questo segreto essenziale.
Tali eventi non dovrebbero sorprenderci, in una società in cui alcune forme di comportamento, come la lealtà, vengono esternate soltanto quando ne deriva un beneficio. Senza dubbio, in una società dove i criteri materialistici sono ben stabiliti e, cosa più importante, dove la gente non teme Allah, è impossibile aspettarsi che una persona resti costantemente fedele a qualcun altro senza ottenere nulla in cambio. Dopo tutto, non possiamo aspettarci che qualcuno sia sincero e onesto verso gli altri, se egli non crede che riceverà una punizione per non essersi comportato in un determinato modo, o che sarà ricompensato per averlo fatto. Questo comportamento viene considerato idiota in una società materialista: questo perché non ha senso mostrare lealtà verso qualcuno che cesserà di esistere per tutta leternità, quando la morte si abbatterà su di lui, probabilmente nel giro di qualche decennio. Considerando la situazione in un sistema nel quale entrambe le parti sono convinte che vivranno per un tempo breve e poi moriranno, una tale mentalità appare ragionevole. Perché, quindi, non dovrebbero preferire il modo più confortevole e semplice di fare le cose?
Tuttavia, i fatti stanno diversamente. Quelli che hanno fiducia in Allah, che, al Suo cospetto, sono consapevoli delle proprie debolezze e Lo temono, valutano le altre persone nel modo che Allah vuole. La caratteristica più preziosa di una persona che è consapevole della presenza di Allah è il timore, il rispetto e di conseguenza il nobile comportamento che egli mostra e che ha origine dalle sue qualità. Se colui che teme Allah dimostra la perfezione morale in questo mondo, egli otterrà la perfezione fisica e mentale per leternità. Se si è consapevoli di questo fatto, i difetti fisici di questo mondo perdono tutto il proprio significato. Questa è la promessa di Allah ai credenti. Questa è anche la ragione principale per cui i credenti mostrano rispetto e affetto uno verso laltro e considerazione per i difetti fisici degli altri, e dimostrano una devozione vicendevole che dura per tutta la vita.
Questo grande divario tra i credenti e i non credenti, e i diversi stati danimo che essi provano, sono molto importanti. Mentre il rancore e la rabbia vengono sradicati dal cuore dei credenti, e al loro posto prevalgono la pace e la sicurezza, i sentimenti di disillusione, insoddisfazione e infelicità creano stati danimo angosciosi per coloro che non hanno fede. Questa sembra essere una punizione proveniente dalla società materialistica che circonda i miscredenti, ma, in realtà, è una sventura che Allah fa ricadere su quelli che non credono. Quelli che pensano che non saranno giudicati per i loro misfatti resteranno sbalorditi nel giorno del giudizio, quando le loro cattive azioni la crudeltà, lincredulità, e la slealtà verranno giudicate:
I miscredenti non credano che la dilazione che accordiamo loro sia un bene per essi. Se gliela accordiamo, è solo perché aumentino i loro peccati. Avranno un castigo avvilente.  (Surat Ali-'Imran: 178)

La vecchiaia

Gli effetti distruttivi del trascorrere degli anni sono osservabili sul nostro corpo. Quando gli anni passano, il corpo, la proprietà più preziosa di cui luomo dispone, va incontro a un processo irreversibile di distruzione. I cambiamenti che un essere umano sperimenta nel corso della sua vita sono esposti nel Corano come segue:
Allah è Colui che vi ha creati deboli e quindi dopo la debolezza vi ha dato la forza e dopo la forza vi riduce alla debolezza e alla vecchiaia. Egli crea quello che vuole, Egli è il Sapiente, il Potente.  (Surat ar-Rum: 54)
Gli anni delletà avanzata sono il periodo più trascurato nei piani che un adulto fa per il futuro, tranne per quanto riguarda gli sforzi ansiosi di accantonare denaro per la pensione di vecchiaia. Indubbiamente, poiché questo periodo della vita avvicina alla morte, la gente, di solito, sviluppa un atteggiamento imbarazzato nei suoi confronti. Quando qualcuno cerca di parlare della vecchiaia, gli altri si sentono a disagio, e tentano di sviare il discorso da questo spiacevole argomento appena è loro possibile. La routine della vita quotidiana è anche un buon modo per allontanare il pensiero di questi anni potenzialmente penosi della vita. Così, tale pensiero viene rinviato fino al giorno in cui, inevitabilmente, ci si ritrova vecchi. Senza dubbio, la ragione principale di un simile atteggiamento è lidea che una persona abbia a disposizione un tempo infinito prima di trovarsi di fronte alla morte. Questo diffuso fraintendimento viene descritto nel Corano:
In effetti concedemmo a loro e ai loro avi un godimento effimero finché non furono longevi.  (Surat al-Anbiya: 44)
Questa idea sbagliata conduce spesso a grandi sofferenze. Ciò semplicemente perché, non importa quanti anni una persona abbia, lunico possesso reale che le resta del suo passato sono dei ricordi indistinti. Ci si ricorda a stento dellinfanzia. È difficile perfino ricordare esattamente ciò che è successo negli ultimi dieci anni. Le più grandi ambizioni di un giovane, le decisioni importanti e gli obiettivi per i quali ci si impegna maggiormente, tutto perde il suo significato una volta che è stato già vissuto e concluso. Questa è la ragione per cui raccontare la storia di una lunga vita è uno sforzo vano. Questo fatto dovrebbe sollecitare luomo, che sia un adolescente o un adulto, a prendere decisioni importanti per la propria vita. Ad esempio, se si hanno quarantanni, e ci si aspetta di vivere più o meno fino ai sessantacinque - e di questo non si ha alcuna garanzia - questi venticinque anni restanti passeranno sicuramente veloci come i precedenti quaranta. La stessa cosa risulta vera anche se la vita si prolunga molto oltre, dal momento che i trenta o quarantanni restanti passeranno, allo stesso modo, prima che ce ne accorgiamo. Questo, certamente, è un ammonimento perpetuo sulla vera natura di questo mondo. Un giorno, ogni anima viva su questa terra lascerà questo mondo, senza ritorno.
Di conseguenza, luomo dovrebbe mettere da parte i propri pregiudizi ed essere più realista a proposito della sua vita. Il tempo passa molto velocemente, e ogni giorno porta con se una nuova debolezza fisica e una mente più annebbiata, piuttosto che un fresco dinamismo e un aspetto più giovanile. In breve, invecchiare è una manifestazione dellincapacità delluomo di controllare il proprio corpo, la propria vita e il proprio destino. Gli effetti avversi del tempo sul corpo diventano visibili durante questo periodo. Allah ci rende consapevoli di questo nel seguente versetto:
Allah vi ha creato, poi vi farà morire. Qualcuno di voi sarà condotto fino alletà decrepita, tale che nulla sappia dopo aver saputo. Allah è sapiente, potente.  (Surat an-Nahl: 70)
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In medicina, la vecchiaia avanzata viene chiamata anche la seconda infanzia. Pertanto, durante questo tardo stadio della vita, le persone anziane, proprio come i bambini, hanno bisogno di attenzioni, dal momento che le loro funzioni corporali e mentali vanno incontro a determinate alterazioni.
Quando una persona invecchia, le caratteristiche fisiche e spirituali tipiche dellinfanzia si fanno più evidenti. Le persone anziane non riescono più a compiere molte attività che richiedono forza fisica. Cambiamenti nelle capacità di giudizio, pensiero alterato, difficoltà nel camminare, nel mantenimento dellequilibrio e delleloquio, impedimenti, diminuzione della memoria e perdita graduale della stessa, e cambiamenti dellumore e del comportamento sono soltanto alcuni sintomi delle malattie che si riscontrano comunemente nelletà avanzata.
In breve, dopo una certa età, le persone spesso regrediscono ad uno stato di dipendenza infantile, sia dal punto di vista fisico che mentale.
La vita inizia e finisce in uno stato infantile. Questo, evidentemente, non è un processo casuale. Sarebbe stato possibile far sì che luomo rimanesse giovane fino alla morte. Tuttavia Allah ricorda alluomo la natura effimera di questo mondo, facendo in modo che la qualità della sua vita si deteriori quando si giunge a un certo stadio dellesistenza. Questo processo serve da chiaro promemoria del fatto che la vita scivola via. Allah spiega questo argomento nel verso seguente:
O uomini, se dubitate della Resurrezione, sappiate che vi creammo da polvere e poi da sperma e poi da un'aderenza e quindi da pezzetto di carne, formata e non formata - così Noi vi spieghiamo - e poniamo nell'utero quello che vogliamo fino a un termine stabilito. Vi facciamo uscire lattanti per condurvi poi alla pubertà. Qualcuno di voi muore e altri portiamo fino all'età decrepita, tanto che non sanno più nulla, dopo aver saputo. Vedrai [alla stessa maniera] la terra disseccata che freme e si gonfia quando vi facciamo scendere l'acqua e lascia spuntare ogni splendida specie di piante.  (Surat al-Hajj: 5)

I problemi fisici legati all'età

Non importa quanti soldi si abbiano, o quanto buona sia la salute di una persona: chiunque, alla fine, andrà incontro alle invalidità e agli altri problemi legati alletà, alcuni dei quali vengono qui di seguito descritti.
La pelle è senzaltro un elemento importante che determina laspetto fisico di una persona. Essa è una componente essenziale della bellezza. Quando un frammento di pochi millimetri quadrati viene rimosso, inevitabilmente rimane un segno che gli schizzinosi trovano fastidioso. Questo avviene soltanto perché, oltre ad offrire protezione dalle minacce esterne, la pelle fornisce anche un aspetto liscio e armonioso al corpo: questa è, senza dubbio, una funzione piuttosto importante della pelle. Dopo tutto, se qualcuno si considera di bellaspetto, è soltanto perché la sua pelle, un pezzo di carne che pesa in totale circa due chili, copre il suo corpo. Eppure, sorprendentemente, questo è lunico organo che appare visibilmente danneggiato quando si invecchia.
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(Sopra) Jeanne Calment, la donna più vecchia della Francia. Passa un Secolo, tra Queste due fotografie.
(In mezzo) Naty Revuelta, in gioventù e in vecchiaia.
Quando una persona invecchia, la pelle perde la sua struttura elastica, poiché le proteine strutturali che costituiscono lo scheletro dei suoi strati profondi diventano sensibili e deboli. Questa è anche la causa della comparsa di rughe e segni sul viso, un incubo per molte persone. Il funzionamento delle ghiandole sebacee nello stato più esterno della pelle rallenta, causando una secchezza acuta. Con il tempo, il corpo viene esposto alle influenze esterne, poiché la permeabilità della pelle aumenta. In conseguenza di questo processo, le persone anziane soffrono seriamente di disturbi del sonno, di ferite superficiali, e di un prurito chiamato il prurito della vecchiaia. Analogamente, si verificano danni agli strati inferiori della pelle. Il rinnovamento del tessuto cutaneo e il meccanismo dello scambio di sostanze, smettono in gran parte di funzionare, spianando la strada allo sviluppo di tumori.
Anche la solidità delle ossa ha una grande importanza per il corpo umano. Lo sforzo di mantenere la postura eretta è raramente facile per le persone anziane, mentre è molto più semplice per un giovane. Camminando con una postura curva, la persona perde tutta la propria elevatezza e arroganza, lasciando capire che non ha più la capacità di esercitare il controllo sul proprio corpo. Perciò, questa è anche una perdita "delle arie e della grazia".
I sintomi dellinvecchiamento non si limitano a questi. Le persone anziane sono più inclini a sviluppare una perdita di sensibilità, dal momento che le cellule nervose dopo una certa età smettono di rinnovarsi. Gli anziani soffrono di disorientamento spaziale, dovuto allindebolimento degli occhi di fronte allintensità della luce. Questo è molto importante, poiché significa un abbassamento della vista: la nitidezza dei colori, la posizione degli oggetti, e le loro dimensioni si annebbiano. Queste sono senzaltro situazioni cui un anziano si adatta con difficoltà.
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Ognuno sperimenta i cambiamenti che si notano in queste fotografie. Il processo di invecchiamento è la prova più chiara del fatto che stiamo vivendo in un mondo temporaneo. L’uomo giunge in questo mondo, diviene adulto, poi vecchio, infine muore. Tuttavia, soltanto il corpo attraversa questo processo irreversibile. L’anima, da parte sua, vive per sempre.
La fotografia che questa vecchia signora tiene in mano è un’immagine di lei stessa, da giovane.
L'uomo avrebbe anche potuto non sperimentare mai la distruzione fisica dellinvecchiamento: egli avrebbe potuto semplicemente rafforzarsi e migliorare in salute nellinvecchiare. Anche se non abbiamo familiarità con un tale modello, il vivere a lungo avrebbe potuto offrire opportunità mai provate prima per condurre esistenze soddisfacenti sotto laspetto personale e sociale. Il tempo avrebbe potuto migliorare la qualità della vita, rendendola più godibile che mai. Invece, il sistema stabilito come giusto per lumanità intera è basato su una qualità della vita che declina man mano che si invecchia.
Questa è unulteriore prova della natura temporanea di questo mondo. Allah ci ricorda ripetutamente di questo fatto nel Corano, e ordina ai credenti di pensarci sopra:
In verità questa vita è come un'acqua che facciamo scendere dal cielo, e che si mescola alle piante della terra di cui si nutrono gli uomini e gli animali. Quando la terra prende i suoi ornamenti ed è rigogliosa di bellezza, i suoi abitanti pensano di possederla ma giunge il Nostro decreto di giorno o di notte e la rendiamo spoglia come se il giorno prima non fosse fiorita. Così esplichiamo i Nostri segni a coloro che riflettono.  (Surat Yunus: 24)
Dopo un certo periodo della vita durante il quale luomo si sente fisicamente e mentalmente forte, e considera il mondo intero dal proprio punto di vista, egli va incontro improvvisamente ad una fase in cui perde molte delle cose di cui godeva in precedenza. Questo processo è inevitabile e irreversibile. Questo è solo perché Allah ha creato questo mondo come un luogo temporaneo nel quale vivere, e lo ha fatto imperfetto perché ciò servisse a ricordarci dellAldilà.

Lezioni da trarre dalla vecchiaia di persone famose

Linvecchiamento è inevitabile. Nessuno, senza eccezione, può risparmiarselo. Tuttavia, veder invecchiare delle persone famose ha un effetto più profondo su di noi, dato che il loro deterioramento fisico è chiaramente osservabile. Essere testimoni dellinvecchiamento di persone molto famose per il loro nome, ricchezza e bellezza ci ricorda sicuramente la brevità e la scarsa importanza della vita terrena.
Ogni giorno è possibile osservare questo fatto in centinaia di esempi intorno a noi. Una persona intelligente, sana e famosa, che una volta era simbolo di bellezza e di successo, un giorno compare sui quotidiani, sulle riviste e in televisione con uninvalidità fisica o mentale. Questa è la fine che faremo quasi tutti. Tuttavia, le celebrità occupano un posto speciale nella nostra mente; il modo in cui invecchiano e perdono il proprio fascino colpisce più profondamente le emozioni. Nelle pagine che seguiranno, vedrete delle fotografie di alcuni personaggi famosi. Ognuno costituisce la prova più lampante che non imposta quanto bello, giovane o affermato uno sia: la fine inevitabile degli esseri umani è la vecchiaia.
Brigitte Bardot, Marlon Brando, Katharine Hepburn
Brigitte BardotMarlon BrandoKatharine Hepburn
Fred Astaire, Charlie Chapline, Jane Russel
Fred AstaireCharlie ChaplineJane Russel
Kırk Douglas, Audrey Hepburn, Alain Delon
Kirk DouglasAudrey HepburnAlain Delon
Elisabeth Taylor, Tony Curtis, Lana Turner
Elisabeth TaylorTony CurtisLana Turner
Elisabeth Taylor, Tony Rita Hayworth, Frank Sinatra, Bette Davis
Rita HayworthFrank SinatraBette Davis
Angela Lansbury, Anita Ekberg, Robert Redford
Angela LansburyAnita EkbergRobert Redford

La morte dell'uomo

La vita scivola via un secondo dopo laltro. Siete consapevoli che ogni giorno vi porta più vicini alla morte, o che la morte è vicina a voi tanto quanto lo è alle altre persone?
Come ci viene detto nel versetto "Ogni anima dovrà provare la morte e poi sarete ricondotti verso di Noi" (Surat al-Ankabut: 57), chiunque sia apparso su questa terra è destinato alla morte. Senza eccezione, essi sono tutti morti, tutti. Oggi riconosciamo appena le tracce di molte di queste persone che sono scomparse. Quelli che vivono ora, e coloro che vivranno nel futuro, incontreranno anchessi la morte, in un giorno predestinato. Nonostante ciò, può accadere che le persone considerino la morte come un improbabile incidente.
Pensiamo a un bambino che ha appena aperto gli occhi al mondo e a un uomo che sta per esalare lultimo respiro. Entrambi non hanno alcuna influenza sulla propria nascita o sulla propria morte. Solo Allah possiede il potere di ispirare il soffio di vita o di portarlo via.
Tutti gli esseri umani vivranno fino a un certo giorno, poi moriranno; Allah nel Corano dà un esempio dellatteggiamento mostrato comunemente nei confronti della morte nel versetto seguente:
Di' [loro, o Muhammad]: "Invero, la morte che fuggite vi verrà incontro, quindi sarete ricondotti a Colui che conosce l'invisibile e il palese, e vi informerà a proposito di quel che avrete fatto."  (Surat al-Jumu'ah: 8)
Molte persone evitano di pensare alla morte. Nel rapido susseguirsi degli eventi quotidiani, una persona di solito si impegna in questioni del tutto diverse: in quale università iscriversi, per quale ditta lavorare, di che colore vestirsi lindomani, cosa cucinare per cena; questo è il genere di argomenti importanti che di solito prendiamo in considerazione. La vita viene percepita come un susseguirsi di routine di tali questioni insignificanti. I tentativi di parlare della morte sono sempre interrotti da coloro che si sentono a disagio a parlarne. Supponendo che la morte arriverà soltanto quando si invecchia, non ci si vuole preoccupare di un argomento così spiacevole. Tuttavia, bisognerebbe tenere a mente che vivere anche soltanto per la prossima ora non è mai garantito. Ogni giorno, luomo è testimone della morte di persone attorno a lui, ma pensa poco al giorno in cui gli altri saranno testimoni della sua stessa morte. Egli non pensa mai che una simile fine lo attende!
Nonostante ciò, quando la morte si presenta alluomo, tutte le realtà della vita svaniscono improvvisamente. Nessun ricordo dei bei vecchi tempi dura in questo mondo. Pensate a tutto ciò che siete capaci di fare adesso: si può battere le palpebre, muovere il corpo, parlare, ridere, tutte queste sono funzioni di cui il nostro corpo è capace. Ora pensate allo stato e allaspetto che il nostro corpo assumerà dopo la morte.
Dal momento in cui respirerete per lultima volta, non sarete altro che un ammasso di carne. Il vostro corpo, silenzioso e immobile, verrà trasportato allobitorio. Là, sarà lavato per lultima volta. Avvolto in un lenzuolo, il vostro cadavere sarà trasportato in una bara fino al cimitero. Una volta che i vostri resti saranno nella tomba, il suolo li ricoprirà. Questa è la fine della vostra storia. Dora in poi, sarete semplicemente uno dei nomi ricordati nel cimitero da una lapide di marmo.
Durante i primi mesi o anni, la tomba verrà visitata frequentemente. Man mano che il tempo passa, verranno meno persone. Dopo qualche decennio, non ci sarà più nessuno.
Nel frattempo, i vostri familiari più stretti vedranno sotto un altro aspetto la vostra morte. A casa, la vostra stanza e il letto rimarranno vuoti. Dopo il funerale, poco di ciò che vi è appartenuto sarà conservato in casa: la maggior parte dei vostri vestiti, delle scarpe e del resto verrà donata a persone che ne hanno bisogno. La vostra registrazione allanagrafe verrà cancellata o archiviata. Durante i primi anni, alcuni piangeranno per voi. Però, il tempo consumerà i ricordi che avete lasciato. Dopo quaranta o cinquantanni, rimarranno solo poche persone a ricordarvi. Prima che sia trascorso molto tempo, sopraggiungeranno nuove generazioni e nessuno della vostra generazione esisterà più sulla terra. Che veniate ricordati o meno, non avrà importanza per voi.
Mentre tutto questo starà accadendo nel mondo, il cadavere sotto terra andrà incontro ad un rapido processo di decomposizione. Poco dopo la sua deposizione nella tomba, i batteri e gli insetti che proliferano nel cadavere grazie allassenza di ossigeno inizieranno a operare. I gas rilasciati da questi organismi gonfieranno il corpo, a partire dalladdome, alterando la sua forma e il suo aspetto. Una schiuma sanguinolenta uscirà dalla bocca e dal naso per la pressione esercitata dai gas sul diaframma. Man mano che la decomposizione procede, i peli del corpo, le unghie, le piante dei piedi e i palmi delle mani cadranno. Insieme a queste alterazioni esterne del corpo, gli organi interni come i polmoni, il cuore e il fegato decadranno anchessi. Nello stesso tempo, la scena più orribile avrà luogo nelladdome, ove la pelle non potrà più sopportare la pressione dei gas e improvvisamente si lacererà, diffondendo un odore disgustoso e insopportabile. A partire dal cranio, i muscoli si distaccheranno dalle loro sedi. La pelle e i tessuti molli saranno completamente disintegrati. Il cervello si decomporrà e comincerà ad assomigliare ad argilla. Questo processo continuerà fino a che lintero corpo sarà ridotto ad uno scheletro.
Non cè possibilità di ritornare alla vita di una volta. Sedersi a tavola con i propri familiari, socializzare o avere un lavoro onorevole non sarà più possibile.
In breve, l'"ammasso di carne e ossa" al quale conferiamo unidentità va incontro ad una fine davvero orribile. Daltra parte, voi - o piuttosto, le vostre anime - lascerete i vostri corpi non appena esalato lultimo respiro. Il ricordo di voi - del vostro corpo - andrà a far parte del suolo.
Si, ma qual è la ragione per cui succedono tutte queste cose?
Se Allah non lo avesse voluto, i corpi non si sarebbero mai decomposti in quel modo. Il fatto che questo succeda racchiude effettivamente in sé un messaggio molto importante.
La terribile fine che attende l'uomo dovrebbe portarlo a riconoscere che egli stesso non è un corpo, ma unanima racchiusa in un corpo. In altre parole, luomo dovrebbe riconoscere di avere unesistenza al di là del suo corpo. Inoltre, luomo dovrebbe essere consapevole della morte del suo corpo, che invece cerca di possedere come se dovesse restare in eterno in questo mondo temporale. In ogni caso questo corpo, che egli reputa così importante, si decomporrà e sarà divorato dai vermi un giorno, e infine ridotto ad uno scheletro. Quel giorno potrebbe giungere molto presto.
La morte dell'uomo
A) Just after death
B) Bloody froth coming out of mouth and nose
C) Before disintegration begins in the corpse
D) Eyes turning purple after death
E) A burnt corpse
F) A corpse consumed by worms in a grave
La morte vi coglierà ovunque sarete, foss’anche in torri fortificate.  (Surat an-Nisa: 78)
It is Allah Who created you in a state of (helpless) weakness, then gave (you) strength after weakness, then, after strength, gave (you) weakness and a hoary head: He creates as He wills, and it is He who has all knowledge and power.(Surat ar-Rum: 54)
Nonostante tutte queste evidenze di fatto, latteggiamento mentale delluomo tende a non dare importanza a ciò che non gli piace o che non vuole. Luomo è anche incline a negare lesistenza di cose con cui evita di confrontarsi. Questa tendenza sembra essere più evidente quando largomento è la morte. Solo un funerale o la morte improvvisa di un parente stretto riportano alla mente questa realtà. Quasi tutti consideriamo la morte lontana da noi. Lidea è che coloro che muoiono nel sonno o in un incidente sono persone diverse, e che ciò che succede loro non ci riguarderà mai! Ognuno pensa che sia troppo presto per morire, e crede di avere sempre davanti a sé molti anni da vivere.
Tuttavia, molto probabilmente, le persone che muoiono sulla strada andando a scuola o affrettandosi per partecipare a una riunione di lavoro condividevano lo stesso pensiero. Probabilmente, essi non avevano mai pensato che i quotidiani del giorno dopo avrebbero pubblicato la notizia della loro morte. È tutto verosimile che voi, mentre leggete queste righe, non vi aspettiate comunque di morire poco dopo averle finite, o nemmeno prendiate in considerazione lidea che ciò possa accadere. Probabilmente sentite che è troppo presto per morire, perché ci sono molte cose da fare prima. Tuttavia, questo significa soltanto evitare il pensiero della morte e questi sforzi di fuggirne sono soltanto vani:
Dì [loro]: La fuga non vi sarà utile. Se fuggite la morte o lessere uccisi, non avrete altro che breve gioia.  (Surat al-Ahzab: 16)
L'uomo, che viene creato solo, dovrebbe essere consapevole che morirà anche solo. Eppure, nel corso della sua vita, egli vive quasi schiavo di ciò che possiede. Il suo unico scopo nella vita diventa quello di avere di più. Tuttavia, nessuno può portare i suoi beni con sé nella tomba. Il corpo è sepolto avvolto in un lenzuolo fatto del più economico dei tessuti. Il corpo giunge solo in questo mondo, e se ne va nello stesso modo. Il solo possesso che luomo può portare con sé quando muore è la sua fede o la sua miscredenza.

Notes

1. A. Maton, J. Hopkins, S. Johnson, D. LaHart, M.Quon Warner, J.D. Wright, Human Biology and Health, Prentice Hall, New Jersey, p. 59 
2. J.A.C. Brown, Medical and Health Encyclopaedia, Remzi Publishing, Istanbul, p.250